Data: 31/12/2023 - Anno: 29 - Numero: 3 - Pagina: 3 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
Letture: 830
AUTORE: Raffaele Talarico (Altri articoli dell'autore)
Titano asporgente radicato dallo Ionio al Tirreno, irsuto ombroso ferrigno accostolato, segnato da remote e novelle ferite, indomito ruggente. Eppur donasti Orlando, invincibile spada, e fermasti l’eroe. Tu, a Greca armonia, accordi i tuoi silenzi, formicola tue vene Pindaro olimpio e Anacreonte altero e Saffo rifiorente e generosa; Nosside dolente, ed Ibico conforta il tuo pensiero. E qui, all’ombra tua tra la tua gente, Alvaro risalì la Via del Monte al chiarore lunare, a dissetarsi alla tua pura fonte, tra la bruna orma dei cervi e dei castagni arditi, e tra le asciutte serpeggianti viti dell’uvaspina; ed appena accostò una divina stilla alle labbra inebriò il suo petto l’ansia d’un canto che non ha ricetto se nol decide il Fato.. Oh, perché non son nato alle pendici tue, Monte segreto; ma verrò lungo il greto delle fiumare a ricercar la fonte che Corrado trovò senza timore. Io forse frugherò col batticuore, ma al suo cantare io la ritroverò. 3 Raffaele Talarico (1929 – 2007) |